Foto di Giorgio Trovato su Unsplash

# 1. Un libro

“Non so se siete mai stati al centro di un campo da squash, sulla T, ad ascoltare cosa succede nel campo vicino. Penso al suono della palla colpita da un tiro deciso, pulito. Un suono basso e fulmineo, come uno sparo, seguito da un’eco ravvicinata. L’eco della palla che batte sulla parete è più forte del colpo stesso. Ecco cosa sento se ripenso a quell’anno dopo la morte di nostra madre”.

T di Chetna Maroo  – Adelphi Edizioni 2024 – Traduzione di Gioia Guerzoni

Gopi, voce narrante della storia, ha solo 11 anni quando perde la madre. Insieme alle sorelle maggiori viene “iniziata” allo squash per volontà del padre che vorrebbe fornire alle figlie una passione a cui potersi aggrappare per superare il dolore. Per Gopi da quel momento lo squash diventa un alfabeto emotivo necessario per tradurre i suoi sentimenti: il dolore, l’assenza, ma anche la tenerezza, la determinazione, l’amore. Con stile essenziale Chetna Maroo al suo esordio narrativo, regala un romanzo di formazione lirico, evocativo caratterizzato da una scrittura sorprendentemente matura.

# 2. Un Film 

“Non parlerò! Non dirò una parola!” (George Valentin) 

The Artist  di Michel Hazanavicius – Francia 2011 – Durata 100”

Bianco e nero a rievocare le atmosfere sognanti e patinate della Hollywood degli anni 20.

Un divo del cinema muto, George Valentin interpretato dal bravissimo Jean Dujardin  perderà la sua fama con l’avvento del sonoro,che segnerà una svolta fondamentale nella storia del cinema. Parallelamente al declino di Valentin si verificherà l’ascesa di Peppy Miller che proprio grazie al potere della parola e delle canzoni diverrà famosa.

Un film coraggiosamente girato in bianco e nero che affida all’espressività degli attori e alla musica il senso della narrazione. 

Trailer

#3. Una Canzone

Fai Rumore di Diodato 2020 (tratto dall’album Che vita meravigliosa)

“Ma fai rumore sì

Ché non lo posso sopportare

Questo silenzio innaturale

E non ne voglio fare a meno oramai

Di quel bellissimo rumore che fai”.

La fine di un amore è un silenzio inquieto. Le incomprensioni generano muri che fanno anteporre il silenzio alle parole. Il vuoto si trasforma in un vortice di grida disperate: l’amore è ancora troppo vivo per essere dimenticato. 

soundtrack

Autore

Federica Scaltriti
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Federica Scaltriti è nata a Correggio, un piccolo paese della provincia emiliana dove tuttora vive con il marito. Lettrice, divulgatrice e formatrice costruisce percorsi di educazione alla lettura e collabora con biblioteche ed associazioni culturali. Appassionata di letteratura balcanica e narrativa boreale, legge per trovare il proprio posto nel mondo.
Nel tempo libero sogna al cinema.

https://www.federicascaltriti.it