Madre

Possa il vento portarti una carezza;
Emily Brontë, La musa tempestosa, a cura di Silvio Raffo,Interno Poesia
permettimi di farti compagnia:
se nulla allevia più la tua tristezza,
torna indietro e rimani qui con me.
Non resta che iniziare.
Una parola declinata mese per mese, un po’ la volta: madre.
Come le lallazioni che riempiono la bocca del bambino, che iniziano una sillaba per volta, fino ai respiri che si contano nell’attesa e si spengono alla fine.
Perché madre è un percorso, uno specchio, un dialogo.
Perché madre porta con sé il per sempre e il vuoto.
Perché madre è una funzione dai molti volti e ruoli.
Perché madre non è unica, ma multipla.
Perché madre è presenza e assenza.
Buona lettura.
Pamela
Ho sempre voluto insegnare ai miei figli che un “ci penso io”, nel mio vocabolario dell’affetto, vale più di cento “ti amo”.
Michela Murgia, Dare la vita, Rizzoli
Alle madri che ho incontrato: amiche, sorelle, zie e fratelli, amici, padri. Alle figure che questa funzione materna la assicurano giorno per giorno e costruiscono strade di vita e sono presenti anche nel momento della morte. E poi alla mia, di mamma.