Foto di Rima Kruciene su Unsplash

Il rumore delle zampette del proprio cane che cammina per la casa; riuscire a riconoscere la persona che sta entrando in casa dal modo in cui senti chiudere l’ascensore; la musica, che ti aiuta ad eliminare i rumori esterni e ti permette di dissociarti; il giradischi l’attimo prima che la musica cominci. 

Siamo sempre sottoposti a rumori, suoni, tanti sono addirittura impercettibili. In questo numero, gli autori ne hanno indagato la loro idea: dal suono di un album musicale a quello di un’ambulanza. Abbiamo associato rumori a ricordi, a conoscenze, un po’ come Proust con la sua madelaine. Si tende sempre ad associare il rumore a qualcosa di negativo (“cos’è questo rumore che sento?”), ma ci dimentichiamo quanti suoni, invece, ci riempiono la vita. Nella mia mente, infatti, ho ripercorso questo ultimo anno e ho realizzato che gli unici momenti in cui mi sono sentita davvero bene sono stati quelli in cui ero circondata da suoni: da quello di un concerto a quello di una notifica che aspettavo, fino al suono della mia amica che si tuffa in mare. 

Immagine copertina Imagerie: Rima Kruciene, https://unsplash.com/it/foto/controller-audio-in-bianco-e-nero-foto-ravvicinata-gpKe3hmIawg

Le immagini scelte per il numero, invece, sono:

Autore

Francesca Romana Belli
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Classe 1997, Francesca nasce a Roma e porta sempre un libro con sé, il cinema è un posto
fondamentale e ama l’arte, che la spinge a partire molto spesso in modo da poter scoprire sempre cose
nuove.