Cinque declinazioni di luce e altrettanti consigli di lettura

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GENESI

Palermo. Un’autobiografia nella luce, di Giorgio Vasta (Humboldt books, 2022)

«E così avevo trascorso giorni immaginando la luce da piccola – anzi, prima ancora della luce neonata avevo cercato di immaginare la luce anteriore alla nascita della vita: la luce prima di tutto: ancora a se stessa estranea, ignota e ignara, espansiva e insieme introversa, ispida e scontrosa eppure tenerissima: una luce che esisteva ancora al di qua del tempo, della genesi e di ogni genealogia, della prospettiva e delle proporzioni: una luce a grandezza naturale –»

Ci sono dei momenti in cui la vita adulta si offusca nel rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato. La scrittura autobiografica può essere un modo per ripensare l’invecchiamento, immaginandolo come un lungo viaggio verso l’origine del tutto.

ESTATE

Luce d’estate ed è subito notte, di Jón Kalman Stefánsson (Iperborea, 2013)

« […] per quale motivo ho vissuto? Che questi racconti di vita e di morte nel nostro paese e nelle campagne intorno siano una sorta di risposta a quella domanda, e al senso d’incertezza che ne deriva? Parliamo, scriviamo, raccontiamo di piccole e grandi cose per cercare di capire, di arrivare a qualcosa, di afferrare l’essenza che però si allontana sempre più come l’arcobaleno. […] E ovviamente è la ricerca che ci insegna le parole per descrivere lo splendore delle stelle, il silenzio dei pesci, il sorriso e lo sconforto, la fine del mondo e la luce dell’estate.»

Talvolta, la luce costante delle estati nordiche sembra appartenere a una dimensione altra. Ad alcuni potrebbe ricordare l’atmosfera che si respira tra la vita e la morte. A quelli cioè che questo spazio lo hanno attraversato, anche solo mediante gli occhi degli altri.

ACCECAMENTO

Ritornare a Sud, in Racconti, di Daniele Del Giudice (Einaudi, 2016)

«Anche il vento è cessato: forse abbiamo raggiunto l’area senza vento che circonda il Polo, perché la barriera appare come una superficie bianca, silenziosa e impressionante. Nessuno è mai arrivato così a Sud e tutto ciò che vediamo viene visto per la prima volta. Questo, benché la natura ci sia ostile, accresce il sentimento di una violazione. Ci sembra di essere entrati in un altro mondo, sebbene le nostre preoccupazioni, al momento siano molto volgari: le screpolature sul viso e l’acuta mancanza di cibo.»

Desiderio e meraviglia sono sensazioni proprie di chi arriva per primo in un territorio inesplorato. Lo stupore per l’ignoto si fa accecante, come il bagliore della luce ai confini del mondo.

COSCIENZA

Klara e il sole, di Kazuo Ishiguro (Einaudi, 2021)

«A differenza di gran parte degli AA […] avevo sempre desiderato di vedere di più del fuori, e vederlo come si deve. Di conseguenza, quando la grata si alzò, la consapevolezza che adesso tra me e il marciapiede restava soltanto un vetro, che ero libera di vedere, da vicino e per intero, tante cose che avevo visto soltanto come spigoli e scorci, mi emozionò al punto che per un attimo quasi mi scordai del Sole e della sua gentilezza verso di noi.»

Potrebbe essere un pensiero fantascientifico – ma nemmeno più di tanto – immaginare che se e quando l’intelligenza artificiale sarà capace di sviluppare una coscienza tutta sua, allora rivelerà una purezza d’animo antica, come quella di un bambino che ha appena scoperto di esistere.

CREPITIO

L’isola di Arturo, di Elsa Morante (Einaudi, 2014)

«Adesso il firmamento, a guardarlo, mi diventava un grande oceano, sparso di innumerevoli isole, e, fra le stelle, ricercavo aguzzando lo sguardo quelle di cui conoscevo i nomi […]. Era umiliante vedere il cielo e pensare: là ci sono tanti altri paesaggi, altre iridi di colori, forse tanti altri mari di chi sa quali colori, altre foreste più grandi che ai Tropici, altre forme di animali ferocissime e allegre, […] e io non posso arrivare là.»

Sognare avventure per mari sconfinati è il sintomo più bello della gioventù affamata. È una magia che accade, allora, quando ci si ritrova da adulti a sperare di nuovo guardando un cielo stellato.

In sottofondo, Fade into you, Mazzy Star

Autore

Carmela Fabbricatore
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Carmela Fabbricatore si occupa di letteratura e progettazione culturale. Ha frequentato il percorso di editoria di minimumlab e collabora come lettrice con il Premio Calvino. Scribacchia delle sue letture su @quilldriver.ink.