Un urlo - belva o foresta vorrei dar forma a quello che non posso dire Parlerei così alla notte, senza digrignare i denti disegnando ritorni Le nostre case sono in preda alle maree Mi regali l’inverno, ma aspetto i pappagalli! Non hai visto quanti pappagalli c’erano a Roma, sulle palme?
Mi chiedi da dove vengo ti ripeto, il punto è un altro dobbiamo partire adesso, si sta facendo tardi Allora chiedimi chiedimi caro mio: - dove andremo quest’anno? Chiedimi quale luce vedremo all’orizzonte una vita piena di città che non hanno il sapore di una casa una vita da belva, da assassino La luce pugnala il nostro risveglio siamo già altrove, ma non ci siamo persi altri fili scendono come parche sui nostri sogni alla fine vedrai, vedrai anche tu laggiù, l’ultima parola sarà scritta col fuoco
È solo primavera, d’après William Carlos Williams1
Ma dentro ogni amenità si nasconde una primavera Un tornare, adesso sei e saresti stato riva e oceano e andiamo, vieni andiamo via da qui ancora più in là, più lontano Brucia il corallo, le luci ubriache, tremolanti neon e ancora il cielo ancora lui A ogni modo, adesso infine siamo arrivati sotto l’impennata delle nuvole, chiazzate di rosso Allora andiamo, prima o poi ci fermeremo quando il cielo sarà colmo delle nostre lacrime selvagge di baci dati, e baci ancora da dare Lo vedi, si è rotto mi chiedi: che cosa? il cielo va in frantumi, tesoro. È solo primavera.
1 William Carlos Williams, La primavera e tutto il resto, Tommaso di Dio (a cura di), FinisTerrae, Pavia, 2020.
Autore
Paulina Spiechowicz
Paulina Spiechowicz, scrittrice e ricercatrice universitaria, è nata in Polonia e cresciuta in Italia. Vive a Roma, lavora tra Parigi e Beirut, dove insegna Storia dell’Arte. In Italia, oltre a racconti, ha pubblicato Studi sulla nottecon Edizioni Ensemble, mentre in Francia è uscito Les mots qui nous manquent per Calmann-Lévy. Collabora con il collettivoKulturscio'k e ha scritto per loro le pièce Medea’s Visions e Oreste will be back, andati in scena al teatro Bellini di Napoli, alla Fondazione Mondagrone, al museo Madre, alla Menagerie de Verre a Parigi e al Carré du Louvre. Ha partecipato alla sceneggiatura di Disco boy di Giacomo Abbruzzese (Orso d'argento, Berlinale 2023).